TELEFUNKEN
OPUS 2550 Hi-Fi

Se la Saba ha costruito le migliori radio con altoparlanti degli anni 60 la Telefunken ha costruito i migliori sintoamplificatori, ed il modello OPUS 2550 Hi-Fi ne è la più illustre rappresentazione.
La Telefunken era il marchio con maggior know-how in fatto di ricevitori e sistemi di trasmissione, sistemi di puntamento, radar, apparecchiature militari ecc. per cui lo stadio AF di questa macchina è ovviamente di altissimo livello ma il vero pezzo forte della OPUS è lo stadio finale, che per questo motivo descriverò separatamente più sotto.

Questo apparecchio è stato accoppiato ad un CD player Marantz CD94 MKII, stupenda macchina con meccanica CDM1 ed una coppia di TDA1541A in controfase, una delle migliori macchine esistenti e ad un paio di Cabasse Dinghy 222, diffusori ad alta efficienza, anche questi descritti a parte nel seguito di questa recensione.

Il risultato è un impianto di altissimo livello, dal fascino incredibile, dal suono dolcissimo, molto puro, dai bassi profondi ed estesi, da acuti squillanti, e dalla presenza, dalle voci, in primissimo piano, il tutto al costo di un paio di buone casse di nuova produzione.
Faccio fatica ad immaginare un miglior rapporto qualità prezzo per un impianto Hi-Fi a valvole.

Il Telefunken è anche molto bello, si colloca piacevolmente in una libreria dove rimane seminascosto grazie allo sportello anteriore in legno richiudibile. I comandi sono molto semplici, le manopole morbide e scorrevoli, la grafica chiara e molto leggibile. E' stato l'apparecchio più ambito dai tedeschi in questa categoria e continua ad essere molto costoso rispetto ad altre macchine dalla caratteristiche che gli si avvicinano.

Le stazioni rimangono perfettamente stabili grazie anche all'AFC. Non ho la strumentazione adatta ma ad orecchio il rapporto segnale/rumore complessivo è molto alto.

Nell'accoppiata con le Cabasse questo sintoampli è in grado di sonorizzare senza fatica anche un ambiente di grandi dimensioni ... con la qualità delle valvole.
La messa a punto è complessa ma le soddisfazioni che riserverà negli anni a venire mi fanno consigliare questa macchina senza indugi a chiunque desideri regalarsi un autentico impianto Hi-Fi vintage senza compromessi.

Riporto le impressioni d'ascolto dell'ultimo OPUS 2430 che ho preparato. Il 2550 è molto simile al 2430 dal quale differisce per la più razionale disposizione delle valvole finali e per l'aggiunta dello stadio FLAT sotto descritto.
Tali impressioni sono state redatte dal proprietario in modo del tutto autonomo, effettuate non in mia presenza ed al solo scopo di disquisire sulle caratteristiche della macchina, come piace fare a noi vintagisti.

Innanzitutto ho sostituito le Klipsch RB 51 con le britanniche Mordaunt Short modello Mezzo 2 (89db.) e la differenza si è avvertita subito anche se si tratta di casse in rodaggio : dovrebbero fare almeno 35/40 ore di funzionamento prima di essere testate seriamente. Le Mordaunt appaiono più "adeguate" nei bassi contando su un Wf più grande ( 16 cm contro 13,3) ed un litraggio di almeno un buon 35% superiore alle Klipsch. Il fronte sonoro appare decisamente più uniforme e non se ne distingue la provenienza apparendo unico. Elementi che insieme permettono una migliore prestazione dell'Opus. Insomma pur perdendo qualcosina in sensibilità ( e me ne accorgo dovendo alzare di uno spannometrico 10% il volume ) per il resto la scena riprodotta appare decisamente superiore con i bassi più controllati e definiti.
...
Tornando alla prova devo dire che ho ascoltato altri CD con il piccolo Denon confermando gli ottimi risultati. Sono poi passato al giradischi Clearaudio modello "Concept" che è stato premiato nel 2010 come "miglior prodotto dell'anno" : tedesco con.....tedesco perché l'Opus, ed il Suo "Restauratore" non abbiano a lamentarsi.
(Ha Ha Ha!! N.d.r.)
Si tratta del più recente modello Clearaudio definito di ingresso visto che si tratta di una casa che........naviga alto (con alcuni modelli decisamente alto). Ma stiamo parlando comunque di una cifra di tutto rispetto. Molto spartano, tipicamente tedesco, e con un braccio definito innovativo conta molti estimatori. Naturalmente, completamente manuale e con una " signora testina " in dotazione (mod. Classic) .Nella confezione brugole di regolazione, bolla per la messa in piano e liquido di lubrificazione ! L'alimentazione è separata. Ho provato diversi LP tutti nuovi o comunque "intonsi". In particolare ho ascoltato il doppio LP di Allevi "Alien" ed il "mitico" The dark side of the Moon dei Pink Floyd che si presta stupendamente ad un ascolto "stereofonico" dati i molti effetti sonori. Ancora musica barocca di vari autori.
L'ascolto è stato per tutti positivo confermando la validità dell'Opus con qualche difficoltà solo sui passaggi "bassi" del pianoforte con Allevi dove per non avvertire il piccolo rumore di fondo generato dall'ampli bisognava avere l'accortezza di attenuare i toni : tutto qui.
L'Opus ha superato la prova insomma e ne sono soddisfatto : non penso assolutamente di passare ad altro, anche tenendo conto che nell'ambiente di utilizzo non ho necessità di maggiore potenza.
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Diciamo che ha esaltato più le doti del modestissimo Denon che quelle dell'ottimo giradischi ma penso di aver individuato "il colpevole" ... Il problema penso si debba individuare nella strozzatura data dal pre fono Pro Ject Audio utilizzato per la prova che è il modello di ingresso al costo.........minimo sindacale! ... Sono sicuro che abbinandovi un pre- fono almeno decoroso, magari valvolare, le cose cambieranno decisamente e l'Opus potrà esaltarsi in tutto. Al momento si sente meglio perfino ascoltando dalla sezione sinto dell'Opus quando si riesce a sintonizzare una emittente con un segnale stabile.

Poi penserò anche ad affiancare all'Opus un lettore CD visto che il piccolo Denon DCD F102 deve prendere un'altra strada!
Comunque questo Opus sembra accontentarsi di lettori CD modesti trasformandoli in "mostri" di qualità ; sto pensando al Rega Apollo o all'Arcam FMJ CD 17 od al più economico ma valido ROTEL RCD 06 SE. Tutti comunque ben superiori al al Denon con cui è stato testato l'Opus e quindi...........le premesse sono ottime.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Anno: 1964 /1966

8 Circuiti AM
12 Circuiti FM


Onde medie (OM)
Onde lunghe (OL)
Onde corte (OC)
Modulaz. di Frequenza (FM)

Tensioni di funzionamento:
110; 125; 220; 240 Volt

Mobile in legno con frontale chiudibile

Dimensioni (LHP) : 650 x 255 x 270 mm

Peso netto 12,8 kg

Potenza d'uscita: 8 + 8 W

Valvole 14:
ECC85, ECH81, EF89, EAF801 EM84, 2 x ECC808, ECF80,
2 x ECC83 4 x EL95

STADIO FINALE

Come ho dichiarato precedentemente lo stadio finale è quanto di meglio è stato prodotto nei sintoamplificatori tedeschi degli anni 60.
I trasformatori d'uscita sono di elevata qualità, e gran parte del merito della eccellente qualità del suono di questo amplificatore è dovuto proprio alla qualità dei trasformatori d'uscita.
Il secondo elemento di pregio di questo stadio finale è la presenza di una rete di controreazione molto ben studiata che permette di avere una risposta in frequenza estremamente lineare (vedere figura sotto), assenza totale di instabilità e di inneschi a frequenze ultrasoniche mantenendo nel contempo una trasparenza esemplare non ottenibile con gran parte dei circuiti di controreazione, più spinti, che ho visto su altri apparecchi.

La disposizione delle quattro valvole finali è studiata per favorirne il raffreddamento, anche se in realtà queste valvole sono state progettate e costruite per lavorare a temperature molto elevate. La conchiglia di acciaio serve proprio allo scopo di favorire il deflusso dell'aria calda provenientedalle EL95.

Nella OPUS 2430 le quattro finali sono disposte in posizione ortogonale rispetto a come sono disposte nel 2550, per cui vi è un peggiore sfruttamento dello spazio ed i componenti passivi sono posti tutti in posizione verticale rispetto al circuito stampato. Nella 2550 invece c'è stato spazio a sufficienza per disporli orizzontalmente come dei circuiti classici.

Il doppio triodo che costituisce lo stadio di controllo toni/FLAT è posto esternamente al circuito stampato il una posizione apparentemente posticcia, sopra i potenziometri dei controlli stessi, ma questa sistemazione permette di mantenere cortissimi i collegamenti in quella delicata parte di preamplificatore.

L'impressionante curva di risposta rappresentata si riferisce al Telefunken OPUS 2430, modello precedente al 2550 assolutamente identico a quest'ultimo tranne che per alcuni particolari come la disposizione perpendicolare delle valvole finali.

Negli anni 80 molti di questi sintoamplificatori sono stati cannibalizzati dai tedeschi che ne toglievano lo stadio finale per farsi amplificatori Hi-Fi conoscendone le eccellenti caratteristiche.

La curva è pubblicata su gentile concessione di K. Schmidt pubblicate sul sito web di Thomas Hintz.
Per vedere il suo approfondito lavoro visitare il suo bellissimo sito http://www.tube-classics.de/

ORIENTAMENTO ANTENNA

L'antenna in ferrite ruota con una leva che fuoriesce da una fessura posta nel retro dell'apparecchio.

L'ascolto in AM erà già ritenuto all'epoca poco importante, surclassato dalle caratteristiche dell'ascolto in FM.

CONTROLLO TONI CON TASTO FLAT

In questo apparecchio troviamo uno dei concetti usati sugli apparecchi HI-FI prodotti molti anni dopo ed oggi universalmente riconosciuto, anzi superato dalla totale assenza dei controlli di tono, il tasto FLAT.

Naturalmente i tedeschi non lo avrebbero mai chiamato FLAT nel 1964 ... :-)

Tale tasto, che riporta nella serigrafia soprastante le chiavi di basso e di violino, chiavi usate anche nelle serigrafie vicine alle manopole dei controlli di tono, inserisce o meno i controlli stessi.

Quindi a tasto estratto l'amplificatore rimane con una risposta lineare, indipendentemente dalla posizione dei controlli di tono. A tasto premuto i controlli di tono vengono resi operativi.

BANDBREITE SCHALTBAR
Il sistema di correzione della risposta in frequenza, comando piuttosto antiquato a mio avviso in un apparecchio del genere, è composto da un solo tasti che inserisce una curve di equalizzazione predefinite che taglia dolcemente le frequenze basse ed acute favorendo l'ascolto del parlato.

CONTROLLO SINTONIA SEPARATI TRA AM E FM

 

L'apparecchio è dotato di meccanismi di sintonia separati per le bande AM e per quella FM.
Come tradizione Telefunken e manopole della sintonia sono assiali, una comanda la sintonia delle bande AM, l'altra quella della banda FM, annullando in questo modo la possibilità di guasti a cui sono soggetti i commutatori meccanici di banda delle funicelle di sintonia.
Ricordo che i ricevori tedeschi di pregio hanno asticelle di sintonia separate per le bande AM e quella FM per mantenere in memoria una stazione per banda.

Naturalmente le manopole di sintonia sono supportate da due grossi volani che rendono la rotazione delle manopole stesse molto gradevole ed omogenea.

L'occhio magico è nuovo.
L'ultimo tasto a destra è quello del Controllo Automatico di Frequenza AFC che permette di mantenere sempre perfettamente sintonizzata una stazione una volta agganciata.
Non va usato durante la fase di ricerca della stazione perchè il ricevitore si centrerebbe automaticamente solo sulle stazioni più forti.
Una volta sintonizzata la stazione preferita premendo questo tasto il ricevitore correggerà automaticamente eventuali slittamenti di frequenza, rimanendo sempre perfettamente sintonizzato.
COMANDI

A sinistra partendo dall'alto troviamo la manopola del bilanciamento, controllo degli acuti e controllo dei bassi.
Andando verso destra si trova il comando del volume con loudness incorporato.
Proseguendo troviamo la scala AM per le Onde Lunghe, Medie e Corte e la scala FM.
Le manopole coassiali della sintonia AM ed FM.
L 'occhio magico che indica la perfetta sintonizzazione di ciascuna stazione.
L'indicatore di ricezione di una stazione Stereo (solo in FM ovviamente).
Sotto troviamo nell'ordine i tasti Flat, Voce, Stereo/Mono, accensione, ed i tasti di selezione degli ingressi:
Giradischi/CD, Onde Lunghe, Medie, Corte, FM.
Troviamo infine il tasto per l'inserimento dell'AFC.

DIFFUSORI

Non so se questo impianto suona così bene perchè le Cabasse valorizzano al massimo il Telefunken o se le caratteristiche elettriche di quest'ultimo pilotano le Dinghy in maniera precissima, fatto sta che il Marantz, il Telefunken e le Cabasse si sposano alla perfezione.
Una sinergia rara da trovare in apparecchi vintage.

Ho usato le Dinghy 221 e le 222 preferendo queste ultime, pur se più costose, perchè mantengono quasi tutte le caratteristiche del monovia (il "woofer" è tagliato a 5000 Hz) con una estensione, in alto e in basso, che le 221 si sognano.

A causa della presenza del crossover l'efficienza è inferiore di 2 dB, ma rimane altissima, attestandosi a 96 dB.
Questa caratteristica permette al Telefunken di essere usato normalmente ad una frazione della sua potenza disponibile, a tutto vantaggio della linearità.

Le Dinghy suonano molto veloci a dispetto delle apparenze, gli strumenti a corda escono dalle casse con una naturalezza da farle avvicinare al suono delle Open Baffle.

Gli altoparlanti sono di altissima qualità, prodotti su specifiche Cabasse. Il mobile è ben rifinito e le dimensioni sono incredibilmente contenute per le prestazioni che offrono.

Il materiale pubblicato a fianco è preso dall'interessantissimo Forum transalpino dedicato a questo prestigioso marchio:

http://www.forumcabasse.org/

LATO POSTERIORE

- Uscita per altoparlanti esterni
-
Ingresso giradischi
- Ingresso CD o Registratore
- Ingressi antenna AM e FM e presa di terra.

RESTAURO

Immagini dell'apparecchio prima del restauro

La fase di sostituzione dei componenti.

Non solo di quelli guasti, ma anche di quelli semplicemente soggetti a deterioramento.

Stadio finale pronto al riassemblaggio
Alcuni pezzi sostituiti
Restauro elettrico dello stadio preamplificatore
 

Tutti i cavi sottoposti al elevate tensioni sono stati reinguainati con tubo termoresrtingente.

E' STATO AGGIUNTO IL CAVO DI TERRA che non c'è nell'apparecchio originale.

E' stato sostituito il cavo originale con altro cavo di ottime caratteristiche elettriche, meccaniche e termiche.
Collaudo
Particolare della macchina "naked".
Particolare della macchina "naked".
La piacevole consueta notturna

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Grazie Giovanni



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