Attenzione alle " Patacche d'epoca " !!!

Non ci sono solo restauratori che lavorano bene, con cura e con passione, ci sono anche quelli che rifilano sonore patacche ... unica consolazione, le loro radio costano meno di quelle restaurate professionalmente.

Questa pagina è dedicata ad alcuni apparecchi che sto restaurando per conto di un caro amico.

Questi ha acquistato da un "restauratore" grosso modo per 200 euro una Grundig 5060 e mi ha chiesto di darci un'occhiata, per sicurezza. Premetto che non conosco il venditore e non intendo affatto affermare che il venditore fosse in cattiva fede, magari lui stesso era stato raggirato, o non sapeva, o altro.

Andiamo a vedere l'affare fatto dal mio amico.

 

Una 5060 è una bella radio, ed il modello prodotto per gli Stati Uniti ha anche un notevole valore collezionistico essendo molto raro. In particolare il modello USA è dotato di una targhetta con scritto "USA export model", FM fino a 108 MHz, Onde corte da 6 - 16 MHz, Selettività AM variabile, Controllo di toni Hi-Fi Multi-Sonic e connessione posteriore per "Mystic Maestro".
La foto a dx, presa da Radiomuseum si riferisce al modello europeo.

 

Ecco la 5060 USA del mio amico. Bella eh!
L'ho accesa e suonava anche!

Beh, direi che pagandola solo 200 euro ha fatto un'affare, gli è stata anche venduta come restaurata.
Per la verità il venditore ha confessato di non essere un restauratore professionale ma di aver fatto quello di cui era capace.
Strana dichiarazione, equivale a dire "me la paghi come restaurata ma se si rompe io te l'avevo detto che non ero un professionista" ... ???

Prima perplessità molto evidente, la 5060 non aveva le manopole bianche. Mah, saranno state cambiate, ma non è un problema.

Guardo meglio la scala ... ma non è la sua !!!

Ci sono le finestrelle MUTE, VOICE, ORCH, JAZZ !!!

La 5060 non ha quelle finestrelle, non ha un equalizzatore a tastiera con i tasti MUTE, VOICE, ORCH, JAZZ.

Quelle finestrelle, in una radio predisposta, si illuminano quando viene premuto il tasto di equalizzazione relativo, ma su questo apparecchio non ci sono ne i tasti di equalizzazione ne le lampadine retrostanti. Ottimo.

Chissà a che radio appartiene quella scala ...



Ecco qui sotto per esempio la scala di una Grundig 5066 "vera", con tasti e lampadine.

Accidenti, è stata cambiata la scala con quella di un'altro apparecchio, meglio ispezionare a fondo, che non ci sia dell'altro.

Giriamo l'apparecchio e togliamo lo schienale in cartone dove vedo stampato Grundig 5060 (almeno il cartone è quello giusto).

AAARGH!!! Non è nemmeno una 5060 !!!

La 5060 non ha il telaio anodizzato ma trattato contro l'ossidazione in color bronzo opaco, come gli altoparlanti. Vedi foto a fianco di una 5060 vera.

Particolare molto importante, la 506o ha l'antenna AM orientabile, mentre quest'altro misterioso chassis ha l'antenna in ferrite fissa.
Quindi tra l'altro l'indicatore anteriore che nella 5060 vera indica la posizione angolare dell'antenna in ferrite, qui non indica un bel nulla.

Beh, andiamo avanti. Un'altra cosa attira la mia attenzione, il collegamento dei tweeter elettrostatici.

Nella 5060, anzi in tutte le radio del mondo i tweeters elettrostatici sono collegati ad una presa apposita del trasformatore d'uscita e ricevono in ingresso la CC necessaria a portare le lamine nel punto di lavoro e la CA con il segnale BF.

In questo apparecchio no. I tweeters sono collegati IN PARALLELO ai woofers !!!

Smonto i tweeters e, sorpresa sorpresa ... non sono elettrostatici.
Sono stati montati, con una notevole cura peraltro, dei comuni e moderni tweeters a cupola.

Al di là del problema dell'originalità, ma in questo apparecchio arlecchino parlare di originalità è una battuta, ma i tweeter a cupola hanno tutt'altre caratteristiche di risposta e di efficienza di quelli elettrostatici.
Chissà poi come sarà stato calcolato il filtro crossover, lasciamo perdere.

A questo punto un'ultima verifica al restauro elettronico effettuato per poter poi dare un responso al "fortunato" acquirente.
Ricordo che questo apparecchio è stato venduto come restaurato!

Vediamo, vediamo .... ecco mancava solo questo. Nemmeno un condensatore è stato combiano, nessuna MF è stata accordata, nessuna tensione misurata.

Vediamo per esempio come lavorano le finali.
Ricordo che la griglia controllo deve lavorare a tensione negativa rispetto al catodo e di solito circa Zero Volts rispetto a massa.
Misuriamo ...

Ecco qua, un bel +1,51 V su una finale e ben 3,82 V sull'altra. Complimenti.

L'apparecchio avrebbe potuto bruciarsi in qualsiasi momento con possibilità anche di conseguenze pericolose. In queste condzioni inoltre le valvole finali si consumano in brevissimo tempo.

Bene, quindi riassumendo:

- Manopole di un altro apparecchio
- Scala di un altro apparecchio
- Chassis di un altro apparecchio
- Tweeters cambiati con altri di tutt'altro tipo

- Restauro elettronico completamente NON effettuato - radio pericolosa da usare!

L'unica cosa buona era il mobile in legno, i tre altoparlandi magnetodinamici ed il cartone retrostante.
Buona, intendiamoci, il mobile in legno non è stato restaurato, ma comunque era in condizioni discrete.

Conclusioni:

Ora mi metterò al lavoro per restaurare questo apparecchio, cercherò di far spendere il meno possibile il proprietario ma il completo restauro elettronico e le tarature le devo comunque fare.
Quindi il risultato finale sarà un apparecchio Grundig sconosciuto con il vestito del modello 5060; ben suonante (viene restaurato da me); dal costo finale superiore ad un vero 5060 e dal valore collezionistico assolutamente nullo.

Passiamo ad'un'altra patacca.

Loewe Opta Vineta 1790W

Un'apparecchio in buone condizioni si presenta come quello della foto a fianco, presa sempre da Radiomuseum.
La Loewe era famosa per i sui bellissimi mobili, con impiallacciature scelte con maestria, vernici lucidissime ed accostamenti cromatici scelti con gusto e sempre di spettacolare effetto.
Nel caso della Vineta i fianchi ed il lato superiore erano leggermente più chiari della cornice frontale, si da evidenziare il frontale, farlo spiccare in avanti.
Il bello di questo apparecchio è qui.

Ecco ora invece le foto di una Vineta "restaurata", o meglio, venduta come restaurata.

Non è stata nemmeno tolta la vernice sottostante, gli si è dato solo una mano di vernice semitrasparente scura con un pennello grezzo.

La stessa tecnica che uso io per dare l'impregnante sul mio ripostiglio degli attrezzi in giardino...

Il mobile è completamente rovinato, va sverniciato e rifatto.

Pazienza, l'estetica non è tutto nella vita, diamo un'occhiata alla prte tecnica.

Dopo aver misurato le tensioni lascio acceso l'apparecchio per collaudarlo, e dopo un comincio a sentire un leggero strano odore.
Apro lo schienale e vedo che il supporto in plastica delle lampadine dei registri si sta sciogliendo.

Spengo immediatamente, smonto, verifico ed ecco il risultato.

Erano state montate lampadine che scaldano moltissimo, specialmente se chiuse in un involucro termoisolante come la plastica.

Anche questo apparecchio sarebbe stato pericoloso da usare e questa è la cosa che mi dispiace di più dei lavori fatti in modo non professionale, il pericolo oggettivo che rappresentano.

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