GRUNDIG
HI-FI STereo Tuner RT 50
Cap. 5 - Il resto della catena Hi-Fi

Questa pagina fornisce alcune, spero utili, indicazioni sul resto della catena Hi-Fi vintage. Tutto il sito ma questo capitolo in particolare rispecchia esclusivamente le mie personali esperienze, le mie esigenze ed i miei gusti musicali.

Tutti gli elementi presi in esame sono stati scelti esclusivamente tra apparecchi Vintage, questo è lo spirito di tutto questo lavoro di ricerca. Non c'è alcun desiderio di confronto con gli apparecchi Hi-End prodotti attualmente. Semmai uno spirito di intelligente integrazione.

Negli anni 70 il sintonizzatore era ritenuto un pezzo importante dell'impianto Hi-Fi. La radio era ritenuta lo strumento ideale per conoscere le avanguardie musicali, anche se vi era qualche indesiderata implicazione, consiglio a riguardo la visione di "I love radio rock" di Richard Curtis.
Le trasmissioni perseguivano una elevata qualità sia dal punto di vista culturale che da quello squisitamente audiofilo.
I costruttori erano molto agguerriti e si sfidavano più a colpi di tecnologia che di marketing (come avviene invece oggi sigh!).
Oggi non c'è motivo per cui un'azienda debba impiegare investimenti e ricerce in una nicchia di mercato limitatissima e molto molto esigente.
In quegli anni invece vennero prodotti i migliori sintonizzatori della storia, destinati a rimanere insuperati, soprattutto dal punto di vista della musicalità.
Per questo motivo secondo me in una catena Hi-End moderna ha molto senso un sintonizzatore Hi-FI vintage.
5.1 - L'antenna

L'antenna è un elemento essenziale.
Non ha molto senso spendere migliaia di euro in un sintonizzatore e dotarlo di un pezzo di filo o di uno stilo per captare il segnale.
Il sintonizzatore farà il suo lavoro ed amplificherà il segnale ed i disturbi alla stessa stregua, accetterà il segnale proveniente da tutte le direzioni producendo una terribile distorsione Multipath, basterà avvicinarsi all'antenna per sentire soffi, sibili e fischi riprodotti afficacemente dai diffusori.

Sarà necessario dotare il sintonizzatore di un'ottima antenna a dipolo. Possibilmente una direttiva esterna, con pettini, orientata verso il ripetitore che ci interessa, collegata al ricevitore con cavo a 240/300 Ohm o calza a 75 Ohm ed adattatore di impedenza.

In questo modo modo offriremo al nostro ricevitore molto segnale e poco rumore. Il segnale proverrà da un'unica direzione, in questo modo ridurremo automaticamente al minimo la distorsione Multipath

Antenna FM direzionale da esterni
Fonte: Emme Esse

(quando il segnale arriva all'antenna da più direzioni a causa delle riflessioni, in ritardo rispetto al segnale principale) rendendo del tutto inutile il bellissimo oscilloscopio del Marantz 10B.

Se non c'è la possibilità di mettere un'antenna esterna, sul tetto o in terrazza, bisognerà ripiegare su un'antenna interna.

Qui (1) c'è un progetto molto economico di un'antenna accordata sulla banda FM.
Antenna FM omnidirezionale da esterni
Fonte: Fracarro
5.2 - L'amplificatore

Il resto della catena Hi-Fi deve essere ovviamente di livello adeguato pena la perdita delle preziose informazioni che un sintonizzatore di questo livello riesce a trasferire.
Io preferisco il suono delle valvole, ma è una questione di gusti e di ricordi del tutto personale. Sto provando il Grundig RT50 con diverse elettroniche, a tubi, a Mosfet, ibride, pubblicherò una sezione apposita con le impressioni ed i commenti dei proprietario delle diverse elettroniche.

L'amplificatore che proponeva la Grundig come completamento del sintonizzatore RT50 era il Grundig SV50.
Si tratta di una macchina che si accoppia al sintonizzatore in maniera perfetta dal punto di vista estetico e di stile, dal suono molto dolce e non stancante, quasi valvolare.

La caratteristica più importante

dell' SV50 è che si tratta di un amplificatore totalmente costruito con semiconduttori al Germanio, a differenza di quasi tutti i moderni amplificatori che vengono costruiti con semiconduttori al Silicio.
I semiconduttori al Germanio hanno vantaggi e svantaggi rispetto a quelli al Silicio.
I semiconduttori al Silicio possono lavorare a temperature più elevate senza andare in interdizione, il Silicio è meccanicamente più resistente,
prestandosi quindi meglio alla miniaturizzazione, ma soprattutto costa molto meno, trovandosi in natura il gran quantità (nella sabbia per esempio).
Il Germanio si presta meglio per applicazioni ad alta velocità e ad alta frequenza, applicazioni sulla banda degli infrarossi ma, cosa che ci riguarda più da vicino, ha una risposta ai transienti più dolce, meno secca rispetto al Silicio. Ha una musicalità quindi sensibilmente diversa. Nel campo delle chitarre elettriche ne sanno qualcosa i felici possessori del Fulltone 69 (2).
Purtoppo il Germanio ha anche due caratteristiche negative, la prima è che non è sempre stabile, le prestazioni possono cambiare anche (esagero) ogni giorno; la seconda è che ha un livello di rumore di fondo (soffio) più elevato rispetto al Silicio.
Per questo nella sezione dove mi occupo del restauro dell'SV50 e dell'RT50 suggerisco di cambiare tutti i transistor tranne i selezionatissimi finali.
A questo link (3) ed a quest'altro (4) due interessantissime e molto esplicative pagine sulle caratteristiche in bassa frequenza dei transistor al Germanio.
Qui (5) inoltre un'altro interessante documento sull'utilizzo in bassa frequenza dei transistor al Germanio del Dipartimento di Systems Engineering del Rensselaer Polytechnic Institute di Troy - New York.

Ovviamente non può reggere il confronto, soprattuto dal punto di vista della potenza, con macchine prodotte successivamente, magari dal costo 10-15-20 volte superiore, ma la musicalità che offre è verante molto calda e non affaticante.
Pilota con soddisfazione e disinvoltura diffusori ad alta e media efficienza mostrando però i suoi limiti con i diffusori più difficili, come i Magneplanar MMG o altri diffusori con picchi di impedenza molto bassi, ma di solito chi ha questi diffusori non ha alcun problema a spendere 7-8.000 euro per pre, finale e stabilizzatore adeguati a pilotarli.

L'SV50 diventa interessante in un'ottica di progetto di un impianto completamente vintage ed il fascino delle due macchine insieme, RT50 e SV50, è veramente impagabile.
Inoltre lo stadio di bassa frequenza del sintonizzatore è studiata per un accoppiamento perfetto con l'SV50.

Io ritengo comunque che alcune elettroniche, specialmente a valvole, permettano di valorizzare veramente le eccellenti caratteristiche del sintonizzatore estraendo proprio tutte le informazione che riesce ad offrire.

Sto aspettando un pre Dynaco PAS-3X ed un , uguale a quelli della foto, che dovrò sottoporre ad un pesante restauro. Appena avrò finito potrò riportare in questa pagina, o in una pagina dedicata le impressioni d'ascolto.

Per esempio è molto interessante l'accoppiamento tra il Grundig RT50 e il Graetz Stereo Unit 250 .
Del Graetz vengono ovviamente usati solo gli stadi a Bassa Frequenza utilizzando l'ingresso Aux/Rec del sintoamplificatore.

Il Graetz essendo valvolare ha l'ingresso ad alta impedenza e non necessita quindi dello stadio a transistor del Grundig RT50. L'uscita viene quindi prelevata prima di questo stadio, (vedi modifica proposta) ottenendo in questo modo una catena totalmente a valvole.

Se usato in ambienti grandi il Graetz va accoppiato a

diffusori molto efficienti, riuscirà in questo modo a fornire un'immagine sonora credibile e di grande realismo scenico. Il dettaglio è il punto forte di questa amplificazione. La componentistica Graetz è sempre stata di altissima qualità ed io preferisco l'accoppiamento tra il Grundig RT50 ed il Graetz Stereo Unit 250 piuttosto che con gli Steuergerat di famiglia, come lo Stereomeister 300 o 3000. Provare per credere.
5.3 - I diffusori

Sui diffusori ci sarebbe tantissimo da scrivere, e rimando a pagine web dedicate all'argomento.

Io utilizzo amplificazioni a valvole di bassa potenza ed ascolto prevalentemente musica Classica e New Age. Questa premessa è molto importante perchè con le amplificazioni che uso io non è possibile usare casse chiuse poco efficienti come le AR e molte altre.
Per quanto ben suonanti siano molti diffusori chiusi, i piccoli amplificatori che uso io non riescono a far "suonare" questo tipo di casse.
Se poi la musica ascoltata è rock o altra musica che necessita di un forte effetto "punch" (pugno sullo stomaco) è necessario l'uso di amplificazioni con una notevole riserva di potenza e grandi capacità dinamiche.
Di conseguenza i diffusori che uso io devono essere caratterizzati da una elevata efficienza sia che siano casse chiuse che bass reflex.

Come diffusori chiusi io considero molto adatte a queste amplificazione le Goodmans Model V. Quello che mi ha veramente colpito di questi diffusori è la capacità di riprodurre i dettagli in maniera precisissima. Inoltre io adoro i diffusori con il tweeter posto in mezzo tra i due mid/woofer. Questa disposizione è quella che permette di avvicinarsi più di altre al concetto di una sorgente di emissione puntiforme, a parte naturalmente i diffusori che usano altoparlanti concentrici. Queste due caratteristiche, unitamente ad una notevole efficienza, consentono un accoppiamento molto interessante con gli amplificatori a tubi che io uso. Il risultato è un suono piacevolissimo, precisissmo ma assolutamente mai freddo e fastidioso. Si ottiene inoltra una notevole precisione nella ricostruzione della scena ed una relativa "tolleranza" alle diverse disposizioni dei diffusori nell'ambiente. La posizione va comunque scelta con cura, così come la dispsizione dei drappi, tappeti e di tutti i vari mobili che influiscono nel risultato acustico di un ambiente.
Come diffusori Bass Reflex ho sperimentato che l'accoppiamento dei miei amplificatori a valvole con alcuni diffusori giapponesi costruiti a cavallo degli anni 70 produca un risultato molto interessante. Nella fattispecie io uso uso una bellissima coppia di diffusori Sharp CP-310, visibili in alcune foto di queste pagine e di cui allego la brochure informativa originale dell'epoca (6) che ne illustra le ottime caratteristiche.
Con questi diffusori i miei piccoli amplificatori riescono ad esprimere tutta la loro potenzialità e dinamicità. Non sembra di ascoltare, come nel caso della Graetz Stereo Unit, macchine da 7,5 Watt per canale. L'estensione di banda è impressionante, i medi sono assolutamente realistici e gli acuti dolcissimi e mai affaticanti. Non hanno la precisione di dettaglio delle Goodmans ma sopperiscono con una maggiore efficienza e dinamicità ed un medio più palpabile.
Nell'ambito degli impianti vintage questo accoppiamento è secondo i miei gusti certamente tra i più gradevoli ed equilibrati.

Tra i diffusori che mi hanno più colpito per l'eccezionale realismo della riproduzione della gamma media cito una coppia di Trio KL-333, non ho mai sentito riprodurre le voci in maniera più realistica da un impianto vintage.
La caratteristica peculiare di questi diffusori è la frequenza di taglio del crossover molto elevata, intorno ai 7 kHz.

Questa particolarissima scelta tecnica fa si che il suono di questi diffusori si avvicini molto a quello di altoparlanti monovia, con il vantaggio però di un estensione in alto elevatissima, grazie al tweeter separato.

La differenza con le Cabasse Dinghy non è poi così elevata, ma il prezzo si.

E' uno di quei diffusori immeritatamente sfuggito alla popolarità, da acquistare ad occhi chiusi.

5.4 - Il lettore CD
Marantz CD 94 mk2
Fonte: Audioscope

Stesse premesse che per i diffusori, non stiamo parlanto dei migliori lettori cd attualmente in commercio, per i quali esiste molto materiale specializzato in internet, ma dei lettori cd vintage che io preferisco tra tutti quelli che ho ascoltato.

Io uso esclusivamente lettori dotati di meccanica Philips CDM1, ritenuta da molti la miglior meccanica mai costruita. In particolare mi piace il suono dei CD104, 204 e 304 della Philips e del CD7500 della Grundig. Ci sono diversi lettori che usavano questa meccanica, come il Revox B226S. A questo link (7) è possibile vedere una lista molto fornita con l'associazione delle varie meccaniche e dei vari DAC ai diversi lettori CD prodotti negli anni.

Philips CD104
Fonte: Ebay

Il mio lettore di riferimento comunque è il Marantz CD94 mk2 (foto sopra) con sezione elettronica CDM1 totalmente restaurata da me.
Le caratteristiche di questi lettori sono la timbrica molto naturale, una notevole precisione e la consueta piacevolezza e mancanza di fatica d'ascolto.
Dal punto di vista costruttivo tutte le macchine che ho elencato sono molto ben fatte, molto pesanti e molto robuste. Leggono qualsiasi CD, originale, scrivibile o riscrivibile.

Per il mio Marantz CD94mk2 ed il mio Philips CD204 sto studiando un progetto di "Valvolizzazione" basandomi sulle eccezionali e generose informazioni del sito di Lukasz Fikus (8). Andrò in sostanza a sostituire lo stadio preamplificatore ad operazionali con un raffinato preamplificatore a valvole in configurazione ad inseguitore catodico.
Il sito di Lukasz è veramente interessante e dovrebbe costituire il punto partenza di ogni progetto di "lampizzazione".

Philips CD304
Fonte: Ebay

Documenterò abbondantemente questo interessante lavoro di modifica e ne riporterò le impressioni d'ascolto.
5.5 - Il piatto

Anche per questa sezione rimando ai siti fatti da appassionati specifici sui giradischi o meglio ancora su determinati modelli.

Qui propongo praticamente unico modello, l'eccezionale EMT 930.

In costruzione ..............

Chi avesse bisogno di puntine, testine, o ricambi completi per giradischi può visitare il negozio online del veloce, gentile e preparatissimo Andreas Skrzypczinski (9)

Link della pagina:

(1) - Progetto antenna FM
(2) - Fulltone 69
(3) - Transistor Germanio 1
(4) - Transistor Germanio 2
(5) - Transistor Germanio 3
(6) - Sharp CP310
(7) - Lista Meccaniche
(8) - Lukasz Fikus
(9) - www.platten-spieler.de

CONTATTI



Sono raggiungibile al 331-6016062 o su info@tubesound.it

Grazie Giovanni



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